Perché oggi le passioni, in politica, sono considerate negative, irrazionali, brutali? Chantal Mouffe cerca di rispondere a questa domanda riscoprendo l'importanza delle forze libidinali nel gioco delle identificazioni politiche e svelando così i limiti del liberalismo contemporaneo. I conflitti sociali e politici, infatti, non possono avere una soluzione esclusivamente razionale. È importante che il pensiero politico riconosca nelle passioni i veri propulsori dei processi di identificazione collettiva per creare un progetto egemonico capace di contrapporsi all'ordine stabilito. In questo pamphlet, l'autrice afferma che la logica del "noi/loro" non deve essere eliminata in nome di una conciliazione razionalista, ma deve diventare piuttosto il cuore dell'agone politico. Solo così sarà possibile contrastare quei populismi di destra che dell'eros hanno fatto il loro traino privilegiato.