Processi giudiziari, scontri politici e accuse reciproche: il conflitto tra medici e cittadini assomiglia sempre più a una guerra civile. Per proteggersi dai procedimenti giudiziari intentati dai pazienti, i medici reclamano scudi penali e maggiori tutele giuridiche, rifiutandosi implicitamente di fare i conti con i cambiamenti culturali in atto nella società. In parte comprensibili, queste richieste generano profonde e insanabili contraddizioni giuridiche, che rischiano di portare alla rottura del rapporto di fiducia tra medico e paziente. Per far fronte a tale situazione, è stata istituita una commissione ministeriale per indagare le problematiche relative alla colpa professionale medica. Non sarà tuttavia sufficiente migliorare le leggi attualmente vigenti: è necessario pensare a soluzioni legislative nuove, capaci di far fronte alle complessità sociali finora ignorate, che riguardano tanto gli interessi della professione quanto i diritti dei cittadini.