Nonostante gli innumerevoli tentativi, una dottrina dell'intervento umanitario non si è mai affermata. Quali sono, dunque, gli ostacoli che impediscono di dare legittimità all'uso della forza per salvare vite umane in pericolo? La risposta che suggerisce il libro è antiretorica. Gli impedimenti ultimi a una dottrina dell'intervento umanitario non sono il principio di sovranità, l'assenza di volontà politica o un deficit democratico a livello internazionale. È piuttosto la stessa natura dell'intervento a scopi umanitari a renderlo un oggetto intrattabile: la sua natura offensiva, contro chi non ci minaccia; la sua elusiva obbligazione politica, che pretende di mettere a rischio la vita dei propri soldati per difendere quella di cittadini stranieri; il persistente dilemma fra azione preventiva (sempre sospetta) e un intervento tardivo (legittimo ma inefficace); e infine, la drammatica imperfezione dello strumento militare nel perseguire scopi autenticamente umanitari.