Movimento Sociale Italiano e gruppi terroristici di matrice neofascista. Politicamente, amici o nemici? Convergenti o divergenti? Collaterali o scollegati? Le versioni sono duplici e spesso strumentalizzate. Da una parte l'antifascismo militante pretende di spacciare i missini per eversivi e il terrorismo nero come una costola del loro partito. Dall'altra la destra neo-ex-post-fascista che respinge ogni accusa e ribatte con il solito adagio: "noi dell'Msi non conoscevamo nessuno dei terroristi di estrema destra". Dove sta la verità? Dove si infrangono le accuse antifasciste e dove si confuta l'innocentismo missino? Due ottimi spunti sociologici di Ernst Nolte permettono di capire il fenomeno del presunto collateralismo Msi-eversione nera: il fascismo come l'altra faccia della medaglia del marxismo e il fascismo come contenitore solidale tra le diverse componenti. Questo contenitore solidale ben funziona negli anni di piombo, quando i neofascisti si aiutano reciprocamente e ogni organizzazione "nera" accoglie fuoriusciti di altre omologhe ma dagli obiettivi, strategie e ispirazione, atlantista, anarchica, autoritaria, totalitaria..., diverse.