Questo libro ricostruisce decenni di storia italiana attraverso l'esame critico del rapporto giustizia e politica, che negli anni ha sempre costituito, in positivo o in negativo, un importante fattore di dinamica istituzionale e sociale. Ne sono autori due giuristi della medesima generazione, Angelo Bracciodieta e Gaetanino Zecca, che hanno trascorso la vita nelle aule giudiziarie (Bracciodieta anche in quelle universitarie) con generale estimazione per impegno, competenza, rigore e autorevolezza. Entrambi iniziarono la professione in quella feconda epoca di cambiamento determinato dalla progressiva (anche se contrastata e incompleta) attuazione della Costituzione repubblicana, che la maggioranza politica centrista aveva "congelato" nel decennio successivo all'approvazione della Carta da parte dell'Assemblea costituente.