La vera arma dell'uomo è la mano. L'uomo è un animale che la natura ha selezionato con una mano dal pollice contrapposto alle altre dita. Un animale che afferra, che vuole prendere, tenere saldo in mano, far proprio. L'arma nel suo significato essenziale è quindi la protesi che incrementa la capacità attiva della mano. Protesi significava in greco l'atto di mettere davanti. Ben considerando, dalle frecce le cui punte erano ricavate da pezzi di selce opportunamente appuntite, impiegate dai nostri remoti progenitori, fino alle sofisticate armi attuali, che colpiscono a distanza e moltiplicano a migliaia l'unico bersaglio d'un tempo, la linea di sviluppo tecnologico è unitaria e ininterrotta. Impiegare un'arma è facile. Anche un imbecille può quindi essere a mano armata. Anzi, nella maggior parte dei casi, dietro un'arma spianata ci sta quasi sempre un imbecille, o almeno, qualcuno che è costretto con le spalle al muro. La società produce una costante emarginazione, il suo meccanismo impietosamente concorrenziale sollecita verso l'estrema periferia della sopravvivenza un enorme quantitativo di persone.