Ogni giorno dalle fonti della maggioranza al governo sgorga un fiume di parole, di esternazioni e di proposte che ci gettano nello sconcerto. Costruire un argine a queste vorticose correnti mediatiche è lo scopo che ci siamo prefissi, attraverso esercizi di ironia, lampi di fantasia e linguistiche finzioni. Ma perché abbiamo detto argine? È piuttosto un trampolino che abbiamo voluto erigere, da cui ci si potrà tuffare in questo fiume per poi riemergere ridendo, o almeno sorridendo. Nei giorni passati questi tuffi ci hanno spesso rinfrancato. E chissà che anche chi ci legge, una volta imparata la tecnica, non voglia compierne altri per conto proprio.