La Costituzione di Weimar, il cui collasso ha aperto le porte alla barbara esperienza del nazismo, proprio a causa di ciò è stata travolta dal giudizio negativo ricadente su quell'evento, nonostante che fosse stata l'esempio storico più avanzato fino ad allora conosciuto di democrazia sociale e di Stato costituzionale e nonostante che avesse stimolato il più importante dibattito giuridico e politico occorso negli ultimi due secoli. A distanza di cento anni da quell'evento è emersa in Germania e in America un'ampia corrente di pensiero tesa a rivalutare quell'esperienza e a riconoscere che il dibattito allora sviluppatosi - sia nelle sue voci positive che in quelle critiche - è tuttora di grande importanza e di innegabile attualità. Attraverso una completa e originale analisi del pensiero dei principali protagonisti del tempo, l'autore cerca di mettere in luce le principali innovazioni allora proposte, che, sebbene oscurate da una cultura giuridica conservatrice, più orientata a battere le strade del tradizionale formalismo, mostrano che un approccio realistico, come quello allora praticato, appare essenziale per comprendere il senso storico delle attuali trasformazioni politiche e costituzionali.