La Società delle Nazioni nacque come una risposta globale alla necessità manifestatasi nel primo dopoguerra di ribaltare le convenzioni tradizionali su cui si erano incardinate le relazioni internazionali. La New Diplomacy da essa propugnata intendeva sostituire il sistema gerarchico delle grandi potenze così come si era manifestato, pur con le evoluzioni successive, dal Congresso di Vienna. Non a caso lo spazio riservato agli interessi dei «piccoli stati» era uno degli elementi di maggiore novità della proposta wilsoniana. Per la prima volta si sarebbe sganciato il concetto di equilibrio internazionale da quello della centralità assoluta dei disegni delle grandi potenze il cui compimento si fondava sulla maggiore forza militare, economica e organizzativa. Le vicende politiche ed economiche degli anni Venti e Trenta si sarebbero incaricate di mettere alla prova questo ambizioso disegno.