Eresia bolognese perché a Bologna s'infranse per la prima volta, in modo sociale e largamente diffuso, l'ordine consacrato della virtù del lavoro salariato come orizzonte di vita... a vita. Il movimento del rifiuto del lavoro risale ai tempi biblici (Adamo, nel Giardino dell'Eden, non lavorava), ma le lotte operaie dei due secoli passati si erano scontrate con l'insufficiente sviluppo delle forze produttive. Il grande progresso economico seguito alla Seconda Guerra Mondiale e agli anni del lungo dopoguerra avevano posto all'ordine del futuro il superamento della costrizione al lavoro. Affermare tutto questo nella città capitale del comunismo euro-occidentale, fondato sull'ideologia del lavoro, fu un'autentica eresia portata avanti dal gruppo bolognese di Potere Operaio. Se la nostra è stata una eresia, di fronte alla catastrofe sociale cui ha portato il partito del lavoro la medesima eresia è oggi diventata il Sol dell'avvenire.