La tematica dei gruppi di pressione, e delle lobbies in particolare, ha finalmente trovato lo spazio che meritava anche all'interno della comunità scientifica italiana. Fino a qualche decennio fa, ad occuparsene sono stati soprattutto i sociologi e i politologi. Oggi, anche i giuristi - in particolare i costituzionalisti e i costituzional-comparatisti - sulla scia delle felici intuizioni di alcuni grandi maestri come Costantino Mortati, hanno deciso di affrontare il problema con la dovuta attenzione che merita, stante pure i riflessi che esso determina sugli assetti politico-istituzionali interni in fase di profonda e necessaria rivisitazione. Da qui l'idea, da parte del curatore del volume e di alcuni validi colleghi - già impegnati sulla materia sia sul fronte accademico che dei rapporti con le amministrazioni e i poteri pubblici - di circoscrivere alcune questioni, attinenti il discorso sulle lobbies, ritenute di primaria importanza, al fine di orientare il lettore in vista di un approccio più consapevole e documentato.