Ancora oggi si presenta lacunosa la storiografia italiana sul movimento politico-culturale del Libero Pensiero, che, come è stato osservato da Verucci, del vario universo laico fu "storicamente la corrente più radicalmente e aggressivamente anticlericale". Il lavoro che qui si presenta al lettore si propone di introdurre alla lettura degli atti del Congresso di Roma del 1904 del Libero Pensiero Internazionale. Tale appuntamento è stato riconosciuto come uno dei momenti più alti del movimento del Libero Pensiero e più in generale dell'anticlericalismo europeo prima della Grande Guerra. Il congresso del 1904, infatti, merita a nostro avviso di essere ricordato sotto diversi aspetti: uno culturale, in quanto esso costituì un'occasione in cui fecero mostra di sé i vari anticlericalismi nazionali; uno istituzionale, in quanto in quell'appuntamento furono formulati i principi cui avrebbero dovuto ispirarsi i rapporti tra Stato e Chiesa; uno politico, in quanto quelle assise definirono una piattaforma che i vari partiti che facevano proprie le istanze anticlericali avrebbero dovuto inserire nelle diverse agende nazionali.