Un viaggio senza meta, alla ricerca di paesaggi e visi, e soprattutto dell'amore, che sia quello di un istante o quello di una vita intera. di Mario Zito Passeggiare, mano nella mano, incontro alla violenza del tempo, delle stagioni, lungo strade spesso ignote. Un viaggio senza una vera meta durante il quale osservare paesaggi e visi che si incontrano per ogni vicolo. Spesso la mano che si stringe sfugge, scivola via, e si corre alla ricerca di un'altra mano o si viaggia in solitaria. Parole che nascono dalla quotidianità e che vivono sottopelle, come il sangue che circola e consente di vivere. L'amore è il centro di questi versi, declinato in forme che si modellano nelle diverse esperienze vissute intensamente. Amori di un istante, appena incrociati, solo sognati o di una vita intera. Una passeggiata che però sembra non compiersi. Un girovagare fra i brividi e un invito, ora dimesso ora urlato, a sentire ogni piccola esperienza emozionale. Diviso in tre parti, rappresenta un unico sguardo verso il desiderio di sentire scorrere la vita cercando nelle sue pieghe trepidazioni, ideali e utopie.