«È una ricchezza di immagini che fluiscono nella mente del lettore, la silloge di Raffaele Zaccaro, che nel sovrapporre effetti ritmici a figure retoriche dona ai versi quel tratto polisemico che fa della poesia uno strumento raffinato e rivelatore di un mondo nascosto, troppo soffice e leggiadro da poter essere chiuso in una definizione, e che perciò va colto attraverso i suggerimenti di quelle parole-chiave, peculiarità di chi porta dentro di sé la comprensione dell'Arte Poetica. Il leitmotiv è la rivelazione della Bellezza, che l'autore coglie attraverso un'osservazione apparentemente distaccata, di tutto quanto lo circonda.» (Dalla prefazione di Antonia Ventura)