Improvvisamente, Walt Whitman diventò un mito, l'Omero americano, il simbolo vivente della poesia. La sua casa, in Mickle Street, a Camden, fu meta di pellegrinaggi: vi accorrevano discepoli, curiosi, giornalisti, poeti. Facendogli visita nel 1882, Oscar Wilde è perentorio: "È l'uomo più umile e più potente che abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Eccentrico? Non lo è. Impossibile giudicare i grandi uomini con il metro delle banali convenzioni". Austero, audace, colmo di una saggezza anticonformista, nelle interviste - qui raccolte per la prima volta in Italia - Whitman testimonia la propria poetica, i gusti letterari, le preferenze in campo elettorale. Per lignaggio, è l'autentico padre della letteratura americana.