La "meglio gioventù" lituana di Vytautas Macernis (1921-1944) è una biografia poetica fra le più brevi e tragiche, e anche fra le meno conosciute. "Sono un grande sognatore e visionario... La visione è il mio presente, passato, futuro. Non ho altro e non desidero altro". Queste precoci esperienze influiranno sul suo primo ciclo poetico di valore: le "Vizijos" (Visioni), pubblicate postume a Roma. Così scrisse a un amico: "La poesia deve far salire, solo non legare una corda al collo, piuttosto alleviare i passi all'uomo. Ma per scrivere questa poesia bisogna bruciare eternamente, eternamente infiammarsi. La tranquillità, la soddisfazione e il benessere, la vita felice devono essere dimenticate. Chi non teme questo sentiero, costui può entrare nella schiera dei grandi del dolore. Questo sentiero è il sentiero dei visionari: avanti e in alto... Lo scrittore: un implacabile giudice per gli altri come per sé, una personalità morale al più alto grado".