"I versi, dedicati alla giovane madre trucidata dai nazisti, dimostrano una sorprendente capacità di comunicare al mondo, con l'aiuto della poesia e l'immaginazione creativa, una delicata e intensa fantasia. Come sarebbe stata la giovane madre trucidata ad Auschwitz da vecchia? Come identificarsi con lei nel difficile periodo della quarta età?" Alessandra Ruth Chinaglia. Virginia Gattegno nasce a Roma nel 1923. La famiglia si trasferisce a Rodi dove viene arrestata dai nazifascisti nel 1944. Dopo un lungo viaggio durato 15 giorni viene internata ad Auschwitz dove rimane fino alla liberazione da parte dell'esercito russo. Tutta la famiglia viene sterminata, con lei sopravvive solo la sorella maggiore Lea, oggi a Bruxelles. Virginia si sposa con un italiano e ha due figlie, Raffaella e Donatella. Si trasferisce in Congo e ritorna in Italia dove rimane vedova giovanissima. Recupera quindi il diploma di maestra che aveva conseguito a Rodi prima della deportazione e insegna alle scuole elementari del Lido di Venezia fino alla pensione. Oggi vive a Venezia, da alcuni anni ospite della Casa di Riposo Israelitica.