Didone fra epos e tragedia, fra regalità e furor: la protagonista del quarto libro dell'Eneide conserva ben poche tracce dell'eroina che, secondo una leggenda preesistente in parte ricostruibile sulla base di fonti greche e latine, fuggita da Tiro era approdata sulle coste libiche dove aveva fondato Cartagine. Il presente lavoro ha l'obiettivo di rilevare i procedimenti compositivi e le scelte di registro, lingua e stile che nel libro di Didone rendono più che mai tangibile il carattere precipuo del narrare epico virgiliano: "l'epica del sentimento", secondo la definizione di Gian Biagio Conte. Il commento è pensato per accompagnare nella lettura di questo libro dell'Eneide gli studenti dei corsi universitari.