G. è un quarantenne di oggi, adolescente degli anni '90. G. lavora in fabbrica: ama la vita, le donne; il padre che non c'è più, quel bar in cui andava con gli amici, divenuto oggi un ristorante vegano e soprattutto lei, la sua prima chiave di violino, la prima stella del mattino. G. ha lottato per un mondo più giusto, per utopie che forse non hanno retto all'undici settembre. È un uomo, ma a quel ragazzo che ognuno di noi si porta dentro mai rinuncerà. G. non dimentica Tommy e la loro amicizia rimasta al secolo scorso, insieme alla convinzione che, dopo la caduta del muro di Berlino, la storia fosse finita; ha visto il progresso e i primi cellulari, le discoteche e i cd da masterizzare, le battaglie contro la globalizzazione e la nascita della seconda Repubblica nel 1994, fino a una politica odierna fatta principalmente nei blog e sui social. Poi, forse, qualcosa è andato storto; forse la storia non è finita e la guerra non è solo nei racconti dei nonni. Un libro ironico e divertente, come il racconto dell'orale all'esame di maturità; un libro da regalare e far leggere ai nostri figli nati nel nuovo millennio; un "libro conchiglia" da ascoltare in riva al mare, perdendosi in emozioni di estati lontane ma sempre nel cuore; un libro da sottolineare e da riempire con i propri ricordi che, sommati a quelli del protagonista, ci faranno sentire tutti parte di una stessa comunità.