«Solitudine e silenzio. C'è dell'armonia in queste due condizioni. Quando si è soli si può discutere con la propria ombra senza interferenze inopportune, ed è in compagnia di questa seconda faccia che l'animo si distende e il silenzio diventa musicale. È bello talvolta approfittare della solitudine e del silenzio per riassestare certi nostri circuiti contaminati da tante intrusioni moleste. Anche se la solitudine non è cercata ma imposta dalle circostanze, anche se all'inizio può apparire angosciante, finisce poi per diventare una compagna soave, carezzevole, pronta a raccogliere affabilmente l'abbandono di chi la ritiene liberatrice come il pianto». (Giovanni Vanni).