In questa opera sono stati selezionati componimenti che ripercorrono tutta la produzione del poeta Paul Valéry, dai testi giovanili sino agli scritti più maturi. Si distingue Il cimitero marino, un poemetto di 24 stanze inserito nella celebre raccolta Charmes (1922). All'origine della composizione non vi è nessuna immagine da mostrare, tesi da sostenere o idea da esporre, ma una "figura ritmica vuota, riempita di sillabe vane". Il poemetto è ispirato al cimitero di Sète, a strapiombo sul mare, dove sarà sepolto lo stesso autore: si tratta di una riflessione filosofica sulla vita, sulla morte e sull'assoluto. Il cimitero di cui parla il poeta, in origine, era dedicato a Saint-Charles (San Carlo) ed era destinato alla sepoltura di marinai: dopo la morte dell'autore venne ribattezzato "cimitero marino", proprio in onore del suo poema.