La poesia è la parte nascosta dell'essere umano, l'occhio magico che vede l'attimo sfuggente nel catturare il volo di un uccello o lo scaturire della tempesta. "L'essere poesia" abita in chi è tutt'uno con la natura, la quotidianità: percepire la sofferenza, cibarsi dell'amore e rapire uno sguardo, per materializzarlo dove la parola si amalgama fino a divenire musica. Ci sono giorni che fermano attimi della vita, rivivere il passato con un solo battito delle ciglia per cogliere la storia dell'uomo, riportarla al presente proiettandone una magica immagine nel futuro in una metafora dove il bene e il male si confrontano. Il cuore colmo di versi migra nello sconfinato esistere e a esso non importa se il giorno segue la notte, ma cerca un punto di approdo per testimoniare, anche dopo la morte, che la poesia rimanga perenne nella voce del vento allietando l'eredità del poeta. Ogni poesia è un momento magico, cerca disperatamente animi sconosciuti per emozionare e ripetersi senza disturbare chi ama sognare nel proprio intimo. La lirica è di chi la legge, il poeta si è spogliato dell'illuminazione, di essa porterà nel suo cammino il fardello della gioia o del dolore.