«Ne cerco le tracce annusando il terreno. / Vi trovo radici e virgulti d'albero. / La natura si frappone, sfrontata / e traboccante. / Gli abitanti del bosco si addestrano a distrarmi. / È come loro. / Nato animale, ne ha l'istinto / e il fiuto. // Possa trovare riparo / in questa notte buia. Io so che esiste il presente, / tutto il resto mi sfugge. / Felice ignoranza del futuro / dove si spalanca l'oro di un luminoso / anello, o di una spiga. / Tu invece voli nell'altrove / e lo tessi d'argento. / Di luoghi e pensieri / dove sogni d'approdare. / Saprai imbarcarti, infine? / Sfidare i venti, tendere / vele e ali? / Io so che esiste la mia parola. / Nient'altro so.». Opera poetica finalista al Faraexcelsior.