"Come in Biancaneve e i sette nani, la vita dovrebbe essere fiaba: una fantastica parabola di sogno in cui il male (la regina-strega) opera i suoi sinistri tentativi, ma invano. La purezza, il bene, la gioia finiranno per vincere. Incontrovertibile è il fatale 'vissero tutti felici e contenti'. E invece per lo più il «calendario della raccolta differenziata dei giorni» è incubo, popolato di mostri, che se la caveranno impuniti, magari difesi da càmici, da burocrazia, da lungaggini di una giustizia che si rovescia in ingiusta. È in un tale incubo che nasce e cresce la bambina, e poi adolescente e donna, protagonista di questo poema..." (dalla prefazione di Alessandro Fo).