"Una raccolta di poesie come un lungo e dolce invito al viaggio, dedicato a chi ancora è in grado di andarsene. Perché al di fuori del cammino non c'è felicità: solo chi si muove offre al destino possibilità sempre nuove, forgia il proprio animo nell'incontro con l'altro, respira e si nutre dell'anima di città straniere; soltanto così, come dice Indra, i piedi del viandante diventano fiori. Le poesie di Tullia Bartolini tracciano una carrellata di luoghi e città che è soprattutto trafila di ritratti, caleidoscopico universo di ricordi, sensazioni, intuizioni e percezioni di un qualcos'altro di ineffabile ma essenziale alla vita, al nostro passare e non restare, essenza stessa della sorte. Ed ecco che ogni viaggio non è altro che un allenamento per l'ultimo viaggio, l'amore è un acconto sulla morte, è malinconia di un bacio distratto che ancora salva, unisce vittorioso sulla distanza. Nonostante l'onda ruvida del tempo ci consumi a poco a poco, il nostro paradiso è a un passo, uno soltanto avanti a noi: limite invalicabile come l'orizzonte, diviene la bussola del nostro cammino, il mezzo che ci realizza come esseri umani - zingari, barbari e turisti, nessuno escluso - salvandoci dalla quotidianità che impoverisce e uccide."