"Meno di un metro" è una raccolta di poesie in cui in una moderna allegoria prendono la parola direttamente oggetti, emozioni, monumenti, edifici, ruderi, memorie storiche, fenomeni culturali, la luna, profili social, animali, un forno, sfruttati e emarginati della nostra vita sociale. Le loro parole e i loro punti di vista plurimi vanno intesi come la rivendicazione di una materialità censurata e rimossa dalla narrazione egemonica. In un doppio movimento la voce poetica si disantropomorfizza e torna di continuo a se stessa per cercare di cogliere i mutamenti in corso del presente.