"Per questa raccolta di versi mi sono affidato alle parole di un noto attore e, allora, noto volto televisivo, David Riondino, che avevo avuto la fortuna di conoscere a Corciano in una fresca serata di agosto di oltre vent'anni fa. Prima dello spettacolo "I sette peccati capitali", prendendo spunto dal sottotitolo del recital "Conferenza funebre per una poesia defunta", gli volli chiedere se fosse vero che, in un tempo come quello attuale in cui regna l'immagine, la fretta, la confusione... la poesia, la parola, il silenzio, stessero in qualche modo morendo." (Dalla nota dell'autore)