Una prima sezione dominata dalle poesie, crude e arrabbiate, contro la guerra in Iraq. Seguono poesie di ricordi personali, che diventano anche rappresentazioni dei mutamenti storici, culturali e psicologici degli ultimi decenni. Infine una selezione delle opere teatrali in versi, dove il gioco con la tradizione greca e latina (che Harrison ben conosce) produce un cortocircuito fra antico e contemporaneo dagli esiti molto postmoderni, e un profondo rinnovamento dei significati del mito. Come sempre in Harrison, comico e tragico vanno a braccetto.