Secondo l'autore di questa silloge, la poesia è un pensiero costante, che prende l'anima e non la lascia. Si attorciglia nella mente come l'edera su un tronco d'albero fino a consumare il poeta, a spezzarlo, in una dannazione da cui può risorgere, novello Lazzaro, soltanto attraverso la seduzione dei versi: un bel canto libero, colmo di suoni, colori e folgorazioni. Perché la poesia è vita, la poesia è "anema e core".