Rabindrânâth Tagore, nome anglicizzato di Rabindrânâth Thâkur, nacque a Calcutta il 6 maggio 1861, da nobile famiglia. Nel 1877 fu mandato a studiare diritto in Inghilterra e vi rimase per tre anni: era l'occasione per entrare in contatto con la cultura occidentale. Al suo ritorno in patria ebbe subito modo di mettere a frutto l'esperienza maturata in Europa scrivendo appunto le Lettere di un viaggiatore in Europa (1881). Inoltre si interessò al dramma musicale, pubblicando Il genio di Vâlmiki (1882), e alla lirica, pubblicando i Canti della sera e i Canti del mattino (1882-83). Compose anche drammi, tra i quali ricordiamo Il re e la regina (1889), Sacrificio (1891) e Citrângadâ (1892), uno dei suoi capolavori; raccolte poetiche come Mânâsi (1890) e Il battello d'oro (1893); un nuovo diario di viaggio e numerosi libri di novelle. Nel 1901 a Santiniketan, presso il villaggio di Bolpur nel Bengala, aprì una scuola nella quale cercò di attuare tutti i suoi ideali educativi. Gli allievi avevano la possibilità di vivere liberi, a contatto immediato della natura, ascoltando all'aperto le lezioni, come si usava anticamente. Tra il 1902 e il 1907 Tagore ebbe la sfortuna di perdere la moglie e due figli, ma la sua attività letteraria non ne fu compromessa. Tra il 1903 e il 1904 pubblicò in bengàli il poemetto "Il bambino" (Sisu) che diverrà poi "La luna crescente" (London, 1915).