"La decrittazione dei tanti possibili significati dei versi di Stanislao pone il lettore davanti ad una serie di incroci interpretativi che finiscono inevitabilmente col condizionarne la lettura. La sensazione di impatto con l'intero testo è di trovarmi di fronte ad una composizione frutto della scrittura automatica ossia di quel processo di scrittura di componimenti che non arrivano dal pensiero cosciente dello scrittore. Una sorta di schema di parole crociate, meglio di concetti incrociati, in cui si ripropone uno degli strumenti più importanti della tecnica di scrittura surrealista che gli psicologi interpretano come il frutto dei cosiddetti automatismi, comportamenti guidati da associazioni inconsce."