"Paraíso cerrado para muchos, jardines abiertos para pocos" è un ampio e importante poema di Pedro Soto de Rojas, il poeta granadino che si fa latore delle forme più alte del gongorismo barocco per cantare le bellezze della natura e della poesia illuminate da una visione trascendente. Poeta profondo e raffinato, Soto de Rojas è annoverato fra quei poeti cosiddetti "oscuri", lasciati al margine per la difficoltà intrinseca del linguaggio - di per sé una vera sfida traduttiva - unita alla complessità interpretativa, dovuta ai molteplici riferimenti, ai simboli, alle allusioni mitologiche e ai frequenti richiami eruditi. L'eccezionale qualità e la rilevante significazione storica che García Lorca osservò con esattezza, riportando definitivamente Soto de Rojas alla ribalta poetica, fanno del "Paraíso" un'opera fondamentale e imprescindibile per una nuova e più moderna lettura non soltanto del Barocco granadino, ma di tutta la poesia del "Secolo d'Oro", periodo di incomparabile produzione artistica che definisce e caratterizza, con persistente stabilità, il canone della poesia, nonché della lingua spagnola. Con testo a fronte.