Dalla vita vita, non dal cervello che morbosamente pensa e costruisce castelli d'aria, sorgono i versi di Bruno Soricetti. Il cuore del poeta-muratore è un tutt'uno con il movimento della natura, nel senso che gli occhi e il sentimento di Soricetti sono totalmente immedesimati nella vitalità e nella bellezza della natura. Nello stesso tempo Soricetti è l'uomo vero, semplice, schietto, leale che prende coscienza del cosmo per tramutarlo in gioia e dolore umani, ma soprattutto per farne domanda, interrogativo. Il cuore di Bruno è pieno dell'esperienza elementare delle grandi domande che i geni di tutti i tempi hanno posto.