La grandezza del teatro di Shakespeare non ha messo in ombra i 154 splendidi Sonetti da lui composti a cavallo dei due secoli e rimasti inediti fino al 1609. Il tono intimo e intensamente sentito di questi componimenti li fece considerare a molti critici, se non sicuramente autobiografici, almeno una luce gettata sulla enigmatica personalità di Shakespeare. Ma il nostro tempo è maturo per leggerli come lo struggente romanzo di un amore senza speranza, che si nutre della propria ambiguità e si sublima nella dignità del dolore. Questa edizione riproduce la ormai classica traduzione in prosa di Lucifero Darchini, tra le migliori della nostra lingua: segue una breve antologia delle traduzioni italiane dei Sonetti dalle prime, ottocentesche, alle più recenti, dovute anche a poeti come Ungaretti e Montale.