Queste poesie, o forse sarebbe più corretto chiamarle storie, sono una particolare, straniante quanto surreale, rivisitazione di diciassette fiabe dei fratelli Grimm, tra cui Biancaneve, Raperonzolo, Cenerentola, Le dodici principesse danzanti, Il principe ranocchio, Hänsel e Gretel, Cappuccetto rosso e Rosaspina. Sorprendentemente, la narrazione viene contaminata, manipolata, stravolta dal vissuto personale dell'autrice che le rende attuali, sferzanti e dolorose. Ciò che ne risulta è una tra le opere più intime e stupefacenti di Anne Sexton la cui onestà e arguzia, impietose e crude, di fronte alla sofferenza psicologica hanno toccato milioni di lettori, rendendola una tra gli intelletti più brillanti e le anime più oscure della poesia americana.