«I vuoti e le assenze che i ricordi e le presenze non sono capaci di colmare, solo evidenziare perché, pur fatte entrambe di pensiero, le assenze sono più dense delle memorie, è il dolore della perdita che dirada e indebolisce la forza delle ultime. "Cosa ti saresti ricordato di me?" Ricordare le piccole frasi d'amore ricevute nel corso della vita per farne una coperta che ripari un pochino dal freddo, il peso dell'amore. Quell'attesa del giorno, sapendo che poi le ore passeranno lente, in attesa della notte, sapendo che giorno e notte che si alternano sono solo due diversi tipi di inferno. E il terrore sotteso dei rimbombi nel nulla, in un libro di poesie toccanti e bellissime.»