Nei primi due versi della raccolta sta tutto lo spettro espressivo messo in campo da Sangiuliano: "tu, sedula apprendista di varianti, / godevi sia di dietro che davanti". In due versi si fa un viaggio a partire dall'aggettivo "sedula", termine colto che significa diligente ma soprattutto "senza inganni" (a mettere subito in campo l'estrema e libera franchezza con cui le copule vengono consumate e rievocate), passando per l'approccio ludico sotteso alle "varianti", per finire al godimento bifronte, ossia "in modo naturale" e "in vaso improprio" come dicevano i teologi un tempo (testimonianza di una piena presa di possesso del corpo proprio e altrui, e dell'indifferenza - o disprezzo - verso qualsiasi proibizione culturale). Non mancano d'altra parte, in tutta la raccolta, riferimenti alla grande letteratura, più o meno larvati. In questo intreccio felice il godimento del sesso e quello della parola vanno di pari passo.