Contemporaneo di W.B. Yeats e di James Joyce, per fare due nomi noti nella letteratura europea del ventesimo secolo, George William Russell (anche conosciuto con lo pseudonimo A.E.) fu poeta, pittore, politico e tanto altro: fu, soprattutto, un vero visionario, come meglio di tutti ci spiega proprio Yeats nello storico scritto che impreziosisce questa edizione delle "Poesie scelte (1894-1904)". Nella scrittura come in tutto ciò cui dedicò pensiero e azione, A.E. non si è mai risparmiato e non si è mai illuso. Ce lo dice nello scritto testamentario quasi che apre questa antologia: «Perdonami, Spirito del mio spirito,» scrive, «[...] poiché ho trovato più facile leggere il mistero raccontato in lacrime e Ti ho capito meglio nel dolore che nella gioia». C'è tanta verità in questa commovente, coinvolgente confessione - ma è giusto che ogni lettore faccia le proprie riflessioni e tiri le proprie somme. Con un testo di William Butler Yeats. Postfazione di Marco Sonzogni.