La terza raccolta poetica in genovese di Roveda propone, in larga parte, testi scritti dopo la primavera del 2016; la serie principale, che dà titolo al volume, è una sorta di «compendio del cielo», poesie composte guardando in alto e dentro, in viaggio e a Genova. A queste si aggiungono schizzi e appunti in versi liberi che l'autore annota nei quaderni dei frequenti viaggi imposti dall'attività letteraria e di docenza; in un ideale orizzonte in cui il genovese si fa lingua intima, di riflessione quasi diaristica, e lingua del mondo, utile a descrivere e ricomporre i diversi paesaggi e le differenti situazioni incontrate. Con un'intervista di Giuseppe Nava.