Nella raccolta di Antonio Rotondo si cela una profonda riflessione sull'interpretazione dei sogni e sulla percezione della realtà. L'autore, ispirandosi alle parole di Sigmund Freud, mette in luce il potere trasformativo della comprensione dei sogni, rivelando che ciò che sembra innocente in apparenza può rivelarsi l'opposto quando analizzato in profondità. L'autore si dedica con cura ai suoi sogni, cercando di svestirsi delle imperfezioni dei sensi e delle passioni per catturare l'anima in un momento di quiete interiore. Egli esplora il mondo onirico e mentale, navigando tra sogni e pensieri, ma senza cedere al sentimentalismo. Al contrario, si mostra come un individuo radicato nel suo presente, con uno sguardo critico sul passato e incertezze per il futuro. Nei suoi versi, esplora la contemporaneità caratterizzata da contraddizioni e egoismo spietato, offrendo un'analisi che guida il lettore attraverso immagini di dolore sia della natura che dell'umanità. Emergono desideri di restare ancorati a un passato che appare rassicurante e l'ansia e la paura di affrontare il futuro incerto. Rotondo utilizza le parole per guidare il lettore nel discernere i sogni e interpretare la realtà.