Fu un amore tormentato, più letterario che vissuto, quello che unì i giovani poeti Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti, autori di uno degli epistolari più belli e intensi del Novecento. Marina Rota interpreta la loro liaison operando un vero e proprio transfert in rime attraverso una riformulazione originale della poetica gozzaniana, per far rivivere, dopo più di cento anni, la tenerezza, la sensualità, i sentimenti contrastanti, la sintonia intellettuale che contraddistinsero il rapporto fra i due Poeti, giungendo all'essenza delle loro anime inquiete. In questo viaggio alla riscoperta di sentimenti sospesi fra sogno e nostalgia, Amalia e Guido riappaiono così vivi e presenti davanti ai lettori di oggi, che si trovano a rivivere nella loro sublime 'arte fatta di parole' e nelle atmosfere Liberty di una Torino bella da immaginare. "Oggi sappiamo che Gozzano è vivo e che la sua lingua si può riprodurre. La sua anima è qui; in Marina continua a vivere. Il duplicato, oggi si direbbe il clone, esiste. Ed è un giorno di festa". (Vittorio Sgarbi)