Uscito per la prima volta nel 1964, Variazioni belliche si articola in tre sezioni: "Poesie" (1959), "Variazioni" (1960-1961) e il saggio "Spazi metrici" (1962). Il titolo della raccolta rimanda alle variazioni, in senso musicale, di una guerra intesa come violenza tanto fisica (con riferimento all'uccisione del padre Carlo) quanto interiore (il tormento amoroso). Questo primo libro in versi anticipa alcuni dei temi che ricorreranno insistentemente anche nelle raccolte successive: vero e proprio viatico alla scrittura rosselliana, esempio già alto e maturo della sua poesia, è una lettura potente che si manifesta, ha scritto Emanuele Trevi, come «un prodigio sonoro, o una seduta spiritica», opera «indelebile tra le più intense e ustionanti» della nostra letteratura.