"Essendo inadeguata ogni parola" è un libro che nella relazione del Poeta col suo Tempo determina uno dei momenti felici della cultura: l'incontro tra lo spirito profondo dell'epoca e gli avvenimenti della cronaca vagliati nell'esperienza della Poesia. Esperienza del tempo della vita del singolo e del collettivo che "percependo il buio del presente - come dice G. Agamben nella sua Lezione sul contemporaneo - ne afferra l'inesitabile luce e trasforma il tempo relazionandolo con altri tempi, rileggendo in modo inedito la storia. Il buio del presente proietta la sua ombra sul passato e questo acquisisce la capacità di rispondere alle tenebre dell'ora". In questa accezione del contemporaneo capace di fissare il suo sguardo sul Presente, mediante significative scelte stilistiche come l'inedita sintassi del verso, il carattere visionario dell'esperienza o la posizione della punteggiatura all'inizio del verso che indica la frattura di questo Tempo in cui si situa il poeta, il pensiero poetante risorge come poesia della fine di un mondo, teso a ridestarne l'armonia.