Niente più della poesia, sembra dirci Ritsos, può esprimere la forza travolgente dell'eros. Nelle tre raccolte comprese in Erotica (Piccola suite in rosso maggiore, Corpo nudo e Parola carnale) l'amore è cantato da Ritsos in tutte le sue manifestazioni. Ora tenero, ora spirituale, ora selvaggio, ora carnale, l'amore racchiude in sé il senso ultimo del mondo, la sua cifra occulta, celata nel corpo della persona amata ma anche nella natura: la lussureggiante natura greca, fatta di suoni, profumi, luce, sensualità purissima, diventa così partecipe dei sentimenti umani, e assurge a simbolo della forza creatrice dell'amore, della sua carica vitale ed esistenziale. "Due mesi senza incontrarci. Un secolo e nove secondi."