Renato Borghi offre sé e la sua poesia come un fiore facile ad appassire o una bolla di sapone che ci vuole niente a frantumare. Fragili ma capaci ogni volta di riproporsi uguali, testardi, convinti che la propria fragilità è la propria forza, interiore ed esteriore. La forza dei sentimenti e dell'umanità che abbiamo dentro di noi ma a cui non sempre diamo retta. Né rotta. I versi sono molti liberi, da ogni punto di vista, non mancano però forme chiuse come il sonetto e le rime.