Francesco Redi (1626-1697) è stato uno dei più grandi scienziati della Toscana granducale. Medico e naturalista, fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali ed è considerato il padre della moderna Biologia, ma fu anche un fine letterato, un filosofo, un linguista e un umanista, e molto probabilmente anche un iniziato dei circoli misteriosofici dell'entourage mediceo. Membro dell'Accademia della Crusca, dell'Accademia del Cimento (la prima accademia scientifica sperimentale europea), e dell'Arcadia, è stato autore di importanti opere letterarie e di fondamentali ricerche naturalistiche e trattati scientifici. Fu anche apprezzato autore di opere letterarie, odi, canzoni, rime burlesche e sonetti, tra cui il suo celebre ditirambo Bacco in Toscana, elogio dei vari vini messo in bocca al Dio. Esso nacque come «scherzo anacreontico» in uno «stravizzo» della Crusca nel 1666; si accrebbe con gli anni, cambiando forme e titolo, finché, divenuto un lunghissimo polimetro, vide la luce a stampa nel 1685.