Il titolo stesso della silloge con cui Ragliani si propone al lettore con queste sue primizie nel dialetto di Candiana delimita il raggio del compasso entro il quale si muove con naturalezza il poeta, radicando allo stesso tempo l'opera nei recessi meno nobili delle campagne padane, che non costituiscono puramente e semplicemente uno sfondo o la quarta parete di una scena, bensì incarnano l'anima dei luoghi, come quella dei tempi.