"L'estasi insicura" è una delle sillogi più corpose di Silvio Raffo, suddivisa in venti brevi suite secondo la proverbiale misura e armonia "classica" caratteristiche del suo stile, che ha attraversato le stagioni degli sperimentalismi e delle avanguardie ignorandole e mantenendosi sempre fedele alle esigenze di una lirica melodica e insieme modernissima per le componenti esistenzialiste dei suoi contenuti. Maestri di Raffo che lo hanno incoraggiato riconoscendo in lui un erede ideale sono Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani e Sandro Penna. Gli esponenti della critica letteraria che hanno elogiato la sua figura e il suo "anticonformismo iperlirico" e la sua "tradizionalità eversiva" sono stati principalmente Elio Gioanola, Giorgio Barberi Squarotti e Enrica Salvaneschi. Prefazione di Silvio Aman.