La raccolta di poesie "Sensibilità" di Martina Alvetta si distingue come un viaggio intenso e toccante nell'intimità dell'animo umano. L'autrice si fa portavoce di emozioni complesse e frammentate, trasformando pensieri ed eventi della vita in versi pieni di significato. La giovane donna rappresentata nelle poesie sembra in bilico tra passato nostalgico e presente incerto, sperimentando un senso di alienazione nel mondo circostante. Il suo tormento interiore trova voce attraverso versi talvolta confusi e frammentati, ma sempre vividi e toccanti. Martina Alvetta si distingue per la scelta di esprimere sé stessa anche attraverso la lingua napoletana in "Na' matinata e' dicembre", aggiungendo un ulteriore strato di profondità culturale alla raccolta. "Sensibilità" si configura così non solo come un'espressione individuale profonda, ma anche come una testimonianza della capacità della poesia di unire esperienze umane e risuonare con chi legge.