"Il titolo dell'opera di Palmerino Pugliese - Poesofia - ci testimonia questa ambivalenza, non ambiguità, ma volto che ricade nel medesimo orizzonte e mostra i suoi diversi profili. L'aspetto psichico della poesia, o spirituale che dir si voglia, è qui declinato secondo le ragioni e le logiche filosofiche. Il codice, il suo canone è, dunque, di tradurre l'inconscio in una canalizzazione ordinatrice del pensiero ove le cose sono restituite nella propria significanza ed esposizione estrinsecata. Per queste ragioni le emozioni sono l'innesco che induce la poesia e la sospinge sulla via del ritorno, in una ricognizione cosmica ed esistenziale che riporti tutto entro il perimetro di una cornice, ove l'affresco dell'esistenza ricade. Ne deriva una poesia di chiara matrice speculativa a carattere iconografico, intesa, cioè, come rappresentazione del significato inespresso che, a partire dal livello inconscio, dal fondo di noi, si origina e risale la corrente, affiora in superficie e vede e restituisce nuova luce ai nostri occhi." (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi)